Due delle città più belle da vedere nella Sicilia Orientale. Ecco cosa vedere a Noto e Ortigia in un giorno, fra architetture barocche Patrimonio UNESCO, piazze luminose e vicoli caratteristici in cui perdersi.
Se si pensa alla Sicilia, vengono in mente ceste di limoni e sapori mediterranei, giardini d’aranci e oliveti assolati, palme innalzate verso l’azzurro, granite alla frutta gocciolanti, fichi d’india a picco su un mare luccicante, barche da pesca cotte dal sole, architetture grandiose e vicoli stretti, scalinate affollate e tarantelle arrangiate a tarda sera.
La Sicilia orientale è un alternarsi di paesaggi magici che aspettano solo di essere vissuti, e Noto e Ortigia, due fra le più belle città siciliane e gioielli indiscussi della Sicilia Barocca, ricordano tutto questo e meritano di essere annoverate tra le cose da vedere assolutamente durante un viaggio in Sicilia. Che voi abbiate intenzione di trascorrere una vacanza lunga o un weekend fuori porta in Sicilia, o che siate anche solo di passaggio lungo la costa orientale dell’isola, non perdetevi queste due magiche città senza dubbio fra i più bei posti da visitare nella terra delle leggende, dove basta poco per fare il pieno di storia, arte, cultura e bellezza mediterranea, e dove tanti popoli hanno lasciato il segno.
Con questo articolo che arricchisce la mia rubrica sulle cose da vedere in Sicilia, vi porto in due splendide città della Sicilia Barocca orientale molto vicine fra loro, Noto e Ortigia, e vi racconto i posti da vedere e le cose da non perdere, sperando di trasmettervi con parole e immagini la meravigliosa sensazione di spensieratezza che si prova passeggiando fra solenni piazze imbiancate, viuzze silenti e pittoreschi scorci marini della Sicilia orientale, dove la brezza veste di sale ogni cosa. Dunque, indossate scarpe comode, tenete a freno l’ansia di scoperta e perdetevi con lentezza nel fascino senza tempo di questi due splendide città della Sicilia Barocca che rapiranno il vostro cuore.
Sicilia barocca: Noto
A otto miglia dal mare e leggermente rialzata rispetto alla costa mediterranea della Sicilia orientale, sorge Noto, un borgo dal fascino senza tempo che si innalza fra le colline della provincia di Siracusa, con le sue architetture color sabbia che si tinteggiano di arancio al tramonto. Nota come Capitale del Barocco siciliano e inserita fra i Patrimoni UNESCO nel 2002, Noto e il suo centro storico sono fra i posti più belli da vedere in Sicilia.
Pochi sanno che la Noto di oggi si deve al terribile terremoto che nell’inverno del 1693 rase al suolo la città antica e altre città della Sicilia orientale. La sventura di allora si rivelò essere una splendida opportunità, perché solo grazie a questo evento distruttivo la città è stata ricostruita secondo canoni ideali ed è diventata il simbolo del Barocco siciliano.
Noto: cosa vedere in un giorno
Se vi state chiedendo cosa vedere a Noto in un giorno, vi consiglio di iniziare l’itinerario dal Teatro Comunale “Tina Di Lorenzo”, per ritrovarvi subito nel cuore di Noto, che si snocciola attorno a Corso Vittorio Emanuele. Da qui ammirate davanti alla Fontana d’Ercole la bellissima facciata barocca della Chiesa di San Domenico prima di addentrarvi fra le piazze scenografiche e i palazzi di pietra del borgo.
Questa via di Noto è un susseguirsi di dettagli ornamentali barocchi perfettamente in equilibrio fra loro, dove fra ringhiere incurvate e pietre intagliate si susseguono palazzi storici, splendide chiese barocche dai portoni massicci e viuzze più strette che si aprono di tanto in tanto in un equilibrato saliscendi.
E cos’altro vedere a Noto in un giorno se non la Cattedrale di Noto? Questo gioiello che domina incontrastato sulla città con la sua cupola e una maestosa facciata, sarebbe già un motivo valido per annoverare Noto fra le cose da vedere assolutamente durante un viaggio in Sicilia.
Lasciatevi catturare dalla regalità della scalinata della storica Cattedrale di San Nicolò, e, prima di visitare gli interni rinnovati e gli affreschi della chiesa dall’aspetto pulito ed essenziale, godetevi una vista magnifica della città che risale la Valle volgendo lo sguardo lontano verso destra.
La Cattedrale di San Nicolò è visitabile tutti i giorni gratuitamente dalle 9 alle 20.
Poi, ammirate davanti a voi il massiccio Palazzo Ducezio, oggi sede del Municipio di Noto, e voltatevi verso il Monastero Benedettino del Santissimo Salvatore, la Chiesa di Santa Chiara e la Chiesa di San Francesco d’Assisi dominata da un bianco sontuoso, tutti e tre da visitare all’interno.
Non perdetevi l’elegante Palazzo Nicolaci, una dimora nobiliare oggi restaurata e considerata una fra le principali rappresentazioni barocche di spicco di Noto, con i suoi ornamenti grotteschi intagliati nella pietra che colpiscono chiunque si trovi a passarvi davanti.
Infine, prima di oltrepassare l’imponente Porta Reale, che costituisce l’ingresso alla città, e dopo esservi fatti catturare dalle cose più conosciute da vedere a Noto, sempre senza fretta lasciatevi del tempo per vagare fra i vicoletti nascosti e per scovare i graziosi ingressi delle case dei netini, dove fra scalinate irregolari e momenti di assoluta autenticità, ci si appropria del ritmo lento e a tratti pigro di una Noto splendente.
Sicilia Barocca: l’isola di Ortigia
E se la città di Noto domina una delle valli più belle da vedere in Sicilia, Ortigia regna incontrastata sulla costa orientale dell’isola, così minuta, elegante e luminosa nella sua ricercatezza barocca. La città che diede i natali ad Archimede è uno di quei posti da vedere assolutamente durante un viaggio in Sicilia, e vi stregherà e riempirà gli occhi di bellezza.
Su questo isolotto di terra bagnato dalle cristalline acque del Mar Ionio che si apre nella baia di Siracusa e che rappresenta la parte più antica di quest’ultima, troverete resti di costruzioni risalenti al periodo greco, architetture scenografiche, esempi di Barocco siciliano, un lungomare da passeggiate senza eguali e un labirinto di vicoli tutti da scoprire.
Ortigia: cosa vedere in un giorno
Anche Ottigia, come Noto, è piena di cose bellissime da vedere in un giorno. Il mio consiglio per godervi il luogo è quello di lasciare l’auto prima di attraversare i piccoli ponti che conducono all’isola. Una delle prime cose che vi troverete davanti sarà ciò che resta del famoso Tempio di Apollo risalente al VI secolo a.C., il più antico tempio dorico dell’Occidente greco, che nel corso dei secoli subì varie trasformazioni per mano di bizantini, arabi e normanni.
E’ in questa zona che si tiene il vivace e pittoresco mercato storico di Ortigia, dove anche i più difficili palati troveranno ciò che serve a saziarli, fra prodotti tipici e prelibatezze locali che riempiono di colori e profumi la zona.
Il mercato di Ortigia si tiene dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 14 in Via Emmanuele De Benedictis, davanti al Tempio di Apollo.
Imboccate Corso Matteotti per giungere su Via Cavour e addentrarvi nei vicoli di Ortigia più caratteristici, dove il sole fa capolino dagli spazi fra gli edifici, e fate una sosta golosa da Sicilia in Tavola prima di raggiungere sulla sinistra la bella Piazza Archimede con la sua ottocentesca Fontana di Diana in stile classico.
Poi, prendete Via Saverio Landolina per arrivare nel cuore di Ortigia, nonché in uno dei posti più belli e rinomati da vedere in Sicilia: Piazza Minerva. Impossibile non rimanere senza fiato di fronte alla bellezza del luogo, dove il Duomo di Ortigia, non a caso Patrimonio UNESCO, che si merita uno dei primi posti nella lista delle cose da vedere in Sicilia, vi si presenterà con la facciata barocca del Tempio di Athena in tutta la sua luminosità e raffinatezza.
La Cattedrale di Ortigia è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 18. Biglietti: 2€ intero, 1€ ridotto.
Su Piazza Minerva, ammirate anche gli edifici storici di pregio, Palazzo Arcivescovile, Palazzo Senatorio e Palazzo Beneventano del Bosco, e la sconsacrata Chiesa barocca di Santa Lucia alla Badia in cui dimora Il seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio, prima di proseguire dritto verso l’affaccio sul mare di Ortigia.
Vedrete la suggestiva e circolare Fonte Aretusa, dove sgorga acqua dolce proveniente da una grotta e dove si specchia la rara pianta di papiro. Una leggenda narra che fu la Dea Artemide a trasformare in fonte la ninfa Aretusa che sfuggiva agli sguardi innamorati di Alfeo, il quale fu trasformato da Zeus in fiume per poter raggiungere finalmente l’amata.
Dalla Fonte Aretusa, percorrete il pittoresco lungomare da cui si aprono vedute splendide della scogliera e delle barchette colorate dei pescatori che ondeggiano nell’acqua, e camminate fino a incontrare il profilo del famoso Castello Maniace di origine medievale voluto da Federico II e usato per scopi militari.
Superatelo seguendo la circolarità dell’isola a Levante per ammirare, spinti da una frizzante brezza marina, gli splendidi scorci marini e le spiaggette rocciose dove gli ortigiani trovano frescura nelle giornate più calde. In pochi passi sarete nel quartiere ebraico di Ortigia, una delle cose più belle da vedere in questa graziosa isoletta della Sicilia, dove potrete perdervi fra le bellezze taciturne delle traverse di Via della Giudecca, fino a sbucare sulla famosa Via della Maestranza, ricca di dettagli unici tutti da svelare.
Il Castello Maniace è visitabile tutti i giorni dalle 8.30 alle 16.30. Biglietti: intero € 4, ridotto € 2, gratuito per minori di 18 anni. Date un’occhiata al sito del comune di Siracusa per conoscere i dettagli sulle aperture nel periodo Covid-19.